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lunedì 20 febbraio 2012

Troppi sms impoveriscono il lessico


da Tecnica della Scuola
Studenti, chi invia troppi sms limita il proprio linguaggio di A.G.
Una ricercatrice dell'Università di Calgary ha svolto un’indagine su un gruppo di universitari canadesi: la conclusione è che la lettura eseguita attraverso i tradizionali mass media offre una maggiore varietà e creatività di linguaggio, che non si ha invece con il gergo colloquiale dei messaggi scritti dai giovani. L’utilizzo eccessivo dei messaggini attraverso il telefono cellulare sembrerebbe danneggiare la capacità linguistica di interpretare e acquisire le parole. A sostenerlo è una ricercatrice dell'Università di Calgary, Joan Lee, dopo aver chiesto ad un gruppo di studenti universitari quali fossero le loro abitudini di lettura, incluso scrivere e leggere Sms, per poi presentargli un certo numero di parole, vere e fittizie. Al termine dell’indagine, pubblicata sulla rivista 'Dissertation and features', è emerso che chi manda con alta frequenza messaggi via telefono cellulare é meno propenso ad acquisire nuovi vocaboli. Al contrario, chi legge di più i media tradizionali, come libri, riviste e giornali, ha più predisposizione per il fare proprie parole e conoscenze nuove.
“Il nostro dato di partenza sullo scrivere messaggi – ha spiegato la ricercatrice canadese - era che incoraggia un linguaggio senza restrizioni e limiti, ma abbiamo visto che é un mito. Le persone che 'accettavano' e acquisivano più parole lo facevano perché sapevano meglio interpretare il significato della parola anche se non le riconoscevano. Gli studenti invece che leggevano e scrivevano più messaggi rigettavano più parole, invece di acquisirle come possibili nuovi vocaboli”.
Secondo i realizzatori dello studio, dunque, la lettura eseguita attraverso i tradizionali mass media offre una maggiore varietà e creatività di linguaggio, che non si ha invece con il gergo colloquiale dei messaggi scritti dai giovani. “Leggere incoraggia la flessibilità del linguaggio e l'acquisizione di parole diverse, aiuta a sviluppare capacità che permettono di interpretare e capire parole nuove o insolite. Al contrario – ha
concluso Lee - scrivere messaggi é associato a rigidi freni linguistici, che spingono gli studenti a rigettare molte parole”. In conclusione, se le indicazioni provenienti dal Canada sono corrette, viene da chiedersi: siamo di fronte a dei semplici effetti collaterali derivanti dall’abuso delle nuove tecnologie? Oppure a degli abusi che alla lunga faranno senz'altro arretrare il patrimonio linguistico e conoscitivo delle nuove generazioni? _________________
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sabato 18 febbraio 2012


Il lupo e l'agnello
Noi alunni di 1E abbiamo letto in classe la favola di Fedro Il lupo e l'agnello che riportiamo qui di seguito, preceduta dalla versione originale in latino.
La nostra antologia ne propone anche il rifacimento di Trilussa, scritto in romanesco e dal finale capovolto che il titolo, L'agnello infurbito, ci fa ben intuire.
Avendo apprezzato la forza espressiva del dialetto, ci è venuta l'idea di ritrascrivere la favola di Trilussa in bresciano e negli altri idiomi che alcuni di noi (o i loro genitori) conoscono e sanno parlare.
                                                                                              Leggi i testi e guarda le immagini....

Poesie  di  Giada Castellini
                      vuoi continuare a leggere?

 


La dama e le sue pulci
Una dama molto grassa,
alla quale piaceva la glassa,
frugando nel suo guardaroba
pieno di preziosa roba .....
                                  continua a leggere
(di Giada Castellini 1^E)

cavallo al galoppo

cavallo al galoppo
disegno di Elisa Pistoni, 1E

Le foto di Elena e Francy

classe 1^ E

Napoleone a Lonato

Napoleone a Lonato